#1
Fatto salvo di non aver approfittato della pazienza dei vostri iscritti, non abbiate timore del tasso di disiscrizione: entro certi limiti (effettivamente difficili da calcolare) si tratta di una maniera efficace di pulire la vostra lista di iscritti e proseguire le attività di email marketing verso un pubblico via via di sicuro più interessato ai vostri contenuti.
#2
Abbandonate l’idea di voler inviare sempre e comunque la vostra comunicazione via email a tutti gli iscritti: poiché ne avete la possibilità, segmentate. Risvolti positivi su quality score (ereditando l’etichetta da Google AdWords ed appiccicandola a Mailchimp), spam score, tasso di disiscrizione, efficacia delle attività di analisi qualitative.
#3
Email marketing non significa solo traffic acquisition! Nonostante il player sia affermato, penso che questa mail di Klout sia una forzatura (vedi immagine qui sotto): dall’oggetto capisco che il mio Klout Score è cambiato e quindi, nella mail, mi aspetto di vedere il numero aggiornato non di dover accedere al sito (magari loggarmi pure) per vedere che sono passato da 59 a 60 (wow!).
Personalmente (e a livello aziendale) penso che l’email marketing sia un ottimo canale anche per alimentare una strategia di content marketing: mi piace intendere questo mezzo come l’opportunità per raccontare. E a volte è più che sufficiente.
Semplice e concreto.
Un solo appunto, con permesso: “non abbiate timore del tasso di disiscrizione”, son molto d’accordo solo nel caso sia attiva, in parallelo, un’attività di list building.
Quoto!
Grazie per essere passato di qua e per il contributo. :)