Di Seychelles e (digital) marketing

Ho effettivamente riposato, coadiuvato da una connessione 3G costosissima e da una rete WiFi, a pagamento, davvero pessima; però, nonostante le bellezze delle Seychelles ed in particolare di La Digue, non ho potuto mettere a tacere proprio tutti i sensi.

Ecco quindi quello che ho osservato, connesso più o meno con il mio lavoro e la mia passione, durante il nostro soggiorno.

  • Facebook is the new sito web

Forse perché il sito – lo spazio – lo devi acquistare.
Forse perché lo devi installare, configurare, mantenere e quindi ci vogliono delle conoscenze un pizzico tecniche.
Forse perché “tanto su Facebook ci sono tutti” (mezza popolazione italiana, dice una recente statistica).
Forse perché Facebook è facile (non parlatemi della sua user experience però, per favore), lo si gestisce da mobile e comunque, a livello personale, si è già iscritti.
Ad ogni modo Facebook ha battuto il sito web; anzi, la pagina fan ha battuto il sito web. Speriamo quindi che Facebook non abbia battuto internet…
E, onestamente, inizio a fare fatica, quando parlo alle aziende, nello “smontare” Facebook cercando di far capire che è un digital asset proprietario (ad esempio proprio il sito web) quello che deve essere messo al centro della strategia digitale di un’azienda.
A volte penso che, per fare la smorzia al contatore dei like della pagina fan, forse ha senso tornare indietro a pubblicare nel proprio sito web il contatore delle visite (social proof?), anzi, delle pagine visualizzate (e poi a fare refresh forzato; e poi ti torna ai tempi del #celopiulunghismo).
Chissà se tutti quelli che ti dicono di “fare like sulla nostra pagina” sanno anche rispondere alla domanda “perché?”; cosa ne guadagna l’utente? Lo sanno del vecchio edgerank (che poi il meccanismo, a grandi linee, è rimasto invariato anche a fronte degli ultimi aggiornamenti)?
È successo con un ristorante di un certo tono e con il baracchino che faceva i migliori mix juice di frutta e le migliori fruit salad mai mangiate in vita mia! Ok, faccio like alle vostre pagine, ma poi?

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Perché non mi avete parlato del sito web o, meglio ancora, non mi avete chiesto l’indirizzo email per “mandarmi una cartolina” (newsletter) di tanto in tanto?
A volte penso che quello che deve ancora trovare la via, sono io.

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  • SOLOMO (social local mobile)

Esiste solo Facebook.
In ferie si fanno le foto e si taggano (verbo entrato prepotentemente nel nostro vocabolario) gli amici.
E tutto ciò lo si fa su e con Facebook.
Punto.
Ah, e si mandano i messaggi (sempre più spesso dettati a voce) con Whatsapp (che poi è sempre Facebook).
Punto.

Digressione sui giochi: ci giocano tutti; gli adulti solo su smartphone ed i gggiovani anche su tablet.
E si tratta dei giochi più semplici, carini ma semplici: ve li ricordate i tempi di Windows e del solitario? Anzi, meglio ancora, di campo minato? Ecco.

  • Statistiche

Parliamo di libri: 99.9% Kindle (in diverse versioni).
Tablet: 90% iPad.
Smartphone: 50% iPhone, 50% Samsung.
iPhone si conferma status simbol; leggasi: lo utilizza gente che non va oltre messaggi, foto, mail, telefonate. E Facebook. Tenetelo a mente per la vostra fichissima strategia mobile.

  • PR Online

Internet è un mezzo di comunicazione.
Mettici dietro tutta la tecnologia che vuoi, resta un luogo per le persone usato dalle persone per comunicare con le persone.
Le attività di PR continueranno ad avere un ruolo centrale.
E l’hanno capito quelli del La Digue Island Lodge che pagano un’italiana, Chiara da Siena, per fare due chiacchiere con i commensali ai tavoli del ristorante; con l’impegno di chiudere la conversazione con un “lasciateci una vostra opinione su Tripadvisor“. E quando scopre che non siamo ospiti della struttura, vira (cambia call to action) e si focalizza sulle foto (che funzionano, che tanto noi turisti le facciamo, che ci piace farle vedere e vederci pubblicati). E lo fanno dal 1995 (non le richieste di recensioni per Tripadvisor, bensì le attività di PR).
Ecco una nostra foto.

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  • Keep in touch

Abbiamo passato un po’ di tempo con questo signore qua (Marcel).

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L’abbiamo invitato in Italia (non è mai stato in Europa) però non ci siamo scambiati numero di telefono e email: lo troverò via Facebook taggato in qualche foto pubblicata nella pagina del Fruita Cabana Bar. Siamo d’accordo così.

  • Cara vecchia televisione

Sapete del mio ritorno di fiamma: non perdiamoci per strada i media tradizionali dicendoci che sanno di vecchio. Funzionano.
Funzionano con tanti italiani e pure fuori dall’Italia.
Ne ho avuto le prove quando Marcel, al secondo giorno in spiaggia, per richiamare la nostra attenzione non sceglie “italianiii” o “capo” o “ciao” bensì “Italia1”. Chiaro?

  • Innovazione

Una trombata incredibile: 35€ per 24h di connessione.
Però non ho resistito: schermo touch, scegli la lingua e poi il piano (a tempo o a megabyte), scegli il pacchetto (e quindi quanti soldi vuoi spendere), paghi cash (carta o monete) e ti stampa una ricevuta con username e password.
Figata.

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Ah, non dà il resto.

  • Definitiva

Pareri a parte.
Il payoff perfetto per Facebook (con gerarchia visiva tra “advertising” e “trust”)

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Disclaimer: tutte le foto sono mie :)

2 commenti

  1. Luca Innocenzi

    Ciao! Per una volta leggo un articolo, e delle considerazioni, non solo molto personali (leggi “indipendenti”), ma anche dettate dal senso pratico e dall’idea di “fare azienda”. Concordo, sottoscrivo e continuo a diffondere il verbo!

Se ti ho lasciato una pulce nell'orecchio, se non ti ho convinto del tutto o se mi vuoi solo ringraziare :) lascia qui un commento