Qualche tempo fa si è svolto un incontro con un cliente il cui ordine del giorno era la pianificazione di un progetto editoriale.
Parlare di content strategy in quel frangente è fin troppo, si è trattato piuttosto di un timido “affacciarsi alla finestra”.
Uno dei punti che ha richiesto più riflessioni è stato quello sul contenuto, inteso soprattutto in termini di risorse e costi.
In tal senso, ad un certo punto della riunione, è sorta un’idea: coinvolgiamo i blogger.
Il punto di vista del cliente è stato: chiediamo a loro di scrivere per noi. L’esigenza percepita era l’ottimizzare le risorse, soprattutto per quello che concerne il tempo (meglio pagare usare quello degli altri).
Il mio spunto, invece, è stato: scriviamo noi i contenuti per gli altri, ottenendo così anche menzioni, backlink e traffico. L’esigenza percepita lato fornitore era, piuttosto, far conoscere il progetto nell’ottica di raggiungere gli obiettivi prefissati (awareness, traffico, lead).
Sono indicativi questi due approcci al contenuto: “rottura di balle” versus veicolo per incontrare il target.
E sono convinto che noi addetti ai lavori si abbia un ruolo importante nel far percepire il contenuto sotto questa nuova luce.
Ah, alla fine ho vinto io. :)
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