Di filtri (tra virgolette) che non fanno il loro lavoro

Premessa: questi due puntini sono distanti e la loro unione non è facile, oltre al fatto che potrebbe essere del tutto sbagliata.

Un tema al quale sto dedicando del tempo è quell’ad blocking.
Principalmente rispetto all’impatto sul mondo dell’advertising online e senza riuscire a vederlo sotto una luce esclusivamente positiva; per deformazione professionale sono portato a credere che la pubblicità non sia “cattiva” di default, forse per retaggio culturale sì, ma non di default.
E l’approccio tranchant per cui una risorsa finisce in whitelist o in blacklist la ritengo troppo superficiale; insomma, più danni che benefici.
Sposo quindi la decisione di Marco Arment, creare dell’ad blocker forse più popolare dall’uscita di iOS9, di ritirare dallo store l’applicazione.

Ecco l’altro puntino.
Poche settimane fa sono da un’azienda cliente di MOCA; la riunione è finita e sto rientrando in ufficio.
Passo davanti la reception per firmare il registro delle presenze ed osservo, di sfuggita in realtà, il dialogo telefonico che sta avvenendo tra chi lavora al centralino e l’interlocutore dall’altra parte della cornetta.
Si parlava di lavoro e di CV e l’impiegato dell’azienda, poiché non istruito per gestire queste specifiche dinamiche, risponde con superficialità e distacco – quasi infastidito – alla persona dall’altra parte che, per quello che ne posso sapere io, poteva anche essere un talento che avrebbe portato del valore in azienda.
Caso analogo a quando ho provato ad approcciare telefonicamente (cosa che non facciamo mai) un’azienda davvero interessante per la quale avevo pensato a delle idee, secondo me, almeno da ascoltare; ho dialogato con il centralinista il quale mi ha invitato a mandare una presenza a “info@“. Questo è successo quasi tre anni fa.
Al netto del fatto che le mie idee potevano essere tutte da cestinare, l’azienda potrebbe aver perso un’opportunità per creare del valore.

La cosa che accumuna i due puntini sono i filtri che, se non opportunamente “configurati”, possono anche far perdere delle opportunità.
I filtri non possono essere o bianco o nero; per funzionare in maniera efficace devono poter contemplare delle gradazioni di grigio e comprendere via via le abitudini della persona per capire come procedere di volta in volta.
L’approccio del 50% e 50%, dal mio punto di vista, genera più opportunità mancate che vantaggi.

Voi come la vedete?

Se ti ho lasciato una pulce nell'orecchio, se non ti ho convinto del tutto o se mi vuoi solo ringraziare :) lascia qui un commento